Tutto quello che c’è da sapere sul marmo bianco di Carrara
Breve storia sulla cava
La città di Carrara sorge in un territorio che anticamente venne abitato da alcune tribù Liguri-Apuane, le quali in seguito a lotte e persecuzioni vennero definitivamente assoggettate dai Romani intorno al II sec.d.C.
Furono proprio i Romani, che dopo essersi insediati nel territorio, cominciarono a sfruttarne a pieno le sue infinite risorse, in modo particolare le cave di marmo e il porto della città di Luni, che si rivelerà un punto strategico per il commercio e i collegamenti con le lontane regioni dell’impero.
È senza dubbio sull’attività marmorea che si concentra la storia di Carrara, le cui cave venivano lavorate già dagli antichi Etruschi, anche se è sotto l’impero di Augusto che i marmi di Luni acquistarono valore.
Con la nascita dei primi scultori illustri i marmi cominciarono a venir lavorati per creare statue e oggetti d’arredo per le lussuose e prestigiose residenze di imperatori e personaggi famosi.
Dopo il periodo romano però il lavoro venne abbandonato per poi riprendere sotto la repubblica Pisana, diversi secoli dopo, quando a lavorare il marmo fu uno dei più noti scultori italiani, Niccolò Pisano.